Premier League: Tottenham frena il City all’Etihad, Guardiola preoccupato

Gli Spurs di Enzo Maresca vincono 2-0 in trasferta e sollevano dubbi sulla condizione dei campioni in carica. Trafford sotto accusa

Il Manchester City sbatte contro il muro del Tottenham e solleva i primi dubbi sulla sua stagione. Dopo l’esordio convincente con un netto 4-0 sul campo del Wolverhampton, la squadra di Guardiola incappa in una sconfitta casalinga che fa rumore, un 2-0 che riaccende i riflettori su alcune problematiche che sembravano superate. Un risultato che rappresenta invece l’ennesimo exploit degli Spurs guidati da Enzo Maresca, che conquistano la seconda vittoria consecutiva e si candidano a sorpresa di questo avvio di Premier League.

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Trafford sotto accusa e il fantasma di Donnarumma

L’errore del giovane portiere inglese ha pesato come un macigno sulla prestazione dei Citizens. James Trafford, schierato titolare con Ederson in panchina, si è reso protagonista di una grave incertezza sul finire del primo tempo, permettendo a Palhinha di realizzare il 2-0 che ha di fatto chiuso la partita. Una prestazione che non farà altro che alimentare le voci di mercato riguardanti un possibile interesse del City per Gianluigi Donnarumma, attualmente in forza al Paris Saint-Germain.

Mentre le ultime giornate di calciomercato potrebbero riservare sorprese, con Rodrygo del Real Madrid che resta un obiettivo concreto per rinforzare il reparto offensivo, Guardiola deve fare i conti con problemi più immediati e concreti mostrati dalla sua squadra all’Etihad Stadium.

Un City irriconoscibile in fase offensiva

Non è stata solo la fragilità difensiva a preoccupare il tecnico catalano. I campioni d’Inghilterra in carica sono apparsi spenti e privi di idee in fase offensiva, incapaci di scardinare l’organizzata retroguardia degli Spurs nonostante il possesso palla nettamente a favore. Una sterilità preoccupante che ha ricordato i momenti più difficili della scorsa stagione.

Il City è sembrato sciogliersi dopo la prima rete subita, quella di Johnson al 35′ minuto, inizialmente annullata e poi convalidata dopo l’intervento della VAR che ha certificato la posizione regolare di Richarlison, autore dell’assist decisivo. Un campanello d’allarme che Guardiola non potrà ignorare, soprattutto considerando le ambizioni della squadra in campo nazionale ed europeo.

I cambiamenti dirigenziali non riguardano solo il calcio inglese ma anche quello italiano, come dimostra l’addio di Massimo Cellino alla presidenza del Brescia, un terremoto societario che scuote le fondamenta di un club storico del panorama calcistico italiano.

Maresca incanta con il suo Tottenham pragmatico

La vera notizia della giornata è la conferma dell’ottimo lavoro che sta svolgendo Enzo Maresca sulla panchina degli Spurs. L’allenatore italiano, arrivato in estate dal Leicester, ha già impresso il suo marchio sulla squadra londinese che dopo due giornate può vantare sei punti, cinque gol realizzati e nessuno subito, numeri che raccontano di un equilibrio tattico invidiabile.

Il Tottenham all’Etihad ha mostrato una solidità difensiva impressionante, con reparti corti e compatti che hanno annullato le fonti di gioco del City. La capacità di ripartire in velocità e colpire nei momenti decisivi ha fatto il resto, con un’applicazione tattica che raramente si era vista negli ultimi anni in casa Spurs.

Decisivo anche il contributo di Guglielmo Vicario, portiere italiano che ha compiuto interventi fondamentali nei momenti in cui il City ha provato a reagire. Una prestazione collettiva che conferma come Maresca abbia già conquistato la fiducia del gruppo e trasmesso principi di gioco efficaci.

Cosa aspettarsi dal prosieguo della stagione

È ancora presto per trarre conclusioni definitive, ma questa sconfitta solleva interrogativi legittimi sulla condizione del Manchester City. Guardiola dovrà lavorare per ritrovare quella brillantezza e quella precisione che hanno reso i Citizens una macchina quasi perfetta nelle ultime stagioni, correggendo i difetti evidenziati dalla sconfitta contro il Tottenham.

D’altra parte, gli Spurs si candidano a essere una delle sorprese di questa Premier League. Il pragmatismo di Maresca sembra aver dato nuova linfa a una squadra che nelle ultime stagioni aveva mostrato fragilità caratteriali nei momenti decisivi. La capacità di vincere su un campo difficile come quello dell’Etihad è un segnale che non può essere sottovalutato.

La Premier League si conferma così un campionato aperto e imprevedibile, dove anche i favoriti possono incontrare difficoltà inaspettate. E mentre il City riflette sugli errori commessi, il Tottenham può sognare in grande, consapevole che la strada è ancora lunga ma che la direzione intrapresa sembra essere quella giusta.