Le elezioni statunitensi, l’evento più atteso del 2024

Le elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2024 rappresentano uno degli eventi politici più attesi e cruciali a livello globale. Non solo determineranno il futuro del paese più influente al mondo, ma avranno anche un impatto diretto sulle principali crisi internazionali, come quella tra Russia e Ucraina e la situazione nel Medio Oriente. In tanti anni e tante elezioni difficili, forse proprio questa elezione è stata la più seguita e temuta a livello globale, perché associata ad un concetto di terza guerra mondiale già iniziata, secondo alcuni pensatori, o pronta a scoppirare secondo analisi e previsioni più pessimistiche.

Il voto americano, seguito da tutte le emittenti televisive al mondo, era previsto per il 5 novembre, si è svolto in un contesto di grande tensione interna e internazionale, con temi che spaziano dall’economia all’immigrazione, fino ai diritti civili. Gli occhi di tutto il mondo sono puntati su questa tornata elettorale, che potrebbe portare a un significativo cambio di rotta rispetto alla presidenza Biden. Con Kamala Harris e Donald Trump come principali sfidanti, gli esiti delle urne promettono di riscrivere le priorità politiche, economiche e sociali degli Stati Uniti.

I candidati: Kamala Harris contro Donald Trump

La sfida principale si è giocata, all’ultimo, tra la democratica Kamala Harris, attuale vicepresidente, e il repubblicano Donald Trump, ex presidente e figura controversa del panorama politico americano.

Kamala Harris ha assunto il ruolo di candidata del Partito Democratico dopo il ritiro di Joe Biden, avvenuto a luglio 2024. La sua campagna è incentrata su temi come la giustizia climatica, il diritto all’aborto e il sostegno ai redditi bassi. Harris propone un’agenda riformista con focus sull’economia sostenibile e sulla protezione dei diritti civili.

Dall’altro lato, Donald Trump punta a riconquistare la Casa Bianca dopo la sconfitta del 2020. I suoi temi chiave includono il protezionismo economico, con proposte di tariffe elevate su importazioni cinesi e messicane, e una politica migratoria estremamente rigida. Trump ha inoltre promesso di proseguire la costruzione del muro al confine con il Messico e di deregolamentare il settore energetico per favorire i combustibili fossili.

Il voto e il ricordo di Capitol Hill

Il processo elettorale culminerà il 5 novembre, ma l’attenzione è già alta sul periodo post-elettorale. L’elezione del 47° presidente degli Stati Uniti non sarà immediata: diversi passaggi istituzionali, come la certificazione dei risultati da parte del Congresso, scandiranno i giorni successivi al voto. Il ricordo dell’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, che ha segnato un’epoca di tensioni politiche e sociali, è ancora fresco nella memoria degli americani. La sicurezza sarà una priorità assoluta durante tutto il processo, soprattutto nel giorno dell’Inauguration Day, previsto per il 20 gennaio 2025. In quei giorni, analisti politici e finanziari seguiranno con attenzione gli indici e potenziali nuove dinamiche o equilibri economici e finanziari (qui puoi approfondire).

Le sfide future del 47° presidente

Indipendentemente dal vincitore, il prossimo presidente si troverà ad affrontare una serie di sfide cruciali. Ci sono dei momenti, in cui i due sfidanti ancora nella Casa Bianca hanno fatto capire più volte. In tutte le elezioni politiche, soprattutto dove poi ci sono incidenti che minano la sicurezza e la vita del candidato e ex presidente (attentato Donald Trump), sia Kamala che Biden hanno espresso solidarietà. E hanno richiamato anche al senso di responsabilità civile. La politica estera sarà determinante, nella guerra in Ucraina che richiede un intervento strategico e nell’instabilità in Medio Oriente che continua a preoccupare. Sul piano interno, la ripresa economica e la gestione dell’immigrazione saranno temi centrali.

I bookmakers, come SgCasino Italia, seguivano la sfida Kamala Trump, anche con quote exchange, mentre si facevano ipotesi di governo interno e internazionale. Se vinceva Kamala Harris , si prevedeva una politica orientata a ridurre le disuguaglianze sociali e a rafforzare le misure contro il cambiamento climatico. Se invece vinceva Donald Trump, gli Stati Uniti potrebbero adottare un approccio più isolazionista, con un focus su politiche economiche protezionistiche e una linea dura sull’immigrazione. In ogni caso, le elezioni del 2024 non segneno mai solo il futuro degli Stati Uniti, ma avranno anche ripercussioni di portata globale.